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4 mostre per innamorarti a Roma

Katsushika Hokusai La [grande] onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji, 1830-1832 circa Silografia policroma, (…) Kawasaki Isago no Sato Museum

Culture

4 mostre per innamorarti a Roma

Dopo fiumi di messaggi, mail e svariati cuoricini, finalmente avete deciso di incontravi. Ottimo! Ora manca solo decidere dove e quando. Se volete sfruttare il tempo libero del fine settimana e rendere il vostro appuntamento ancora più interessante e suggestivo, andate a visitare una mostra.

L’arte fa bene all’amore e sono tanti i motivi per scegliere un museo come location per il primo appuntamento. Per chi è a Roma, anche di passaggio, questo autunno sarà una stagione espositiva eccezionale, perché sono tante le mostre da non perdere. Non sai quale scegliere? Eccone 4 da visitare assolutamente con il tuo partner, da selezionare in base al mood che volete respirare durante questo tête-à-tête originale e insolito, ma incredibilmente romantico.

1. Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925

Pablo Picasso Deux femmes courant sur la plage (La course) [Due donne che corrono sulla la spiaggia (La corsa)], 1922 Gouache su tavola, 32,5 x 41,1 cm Parigi, Musée National Picasso-Paris, Dation Pablo Picasso, 1979 © Succession Picasso, by SIAE 2017

Più di cento capolavori tra dipinti, acquarelli, gouaches e disegni, oltre a fotografie, lettere autografate, bozzetti, abiti di scena proveniente da tutto il mondo. Un’esposizione maestosa per celebrare i cento anni dal viaggio in Italia compiuto da Pablo Picasso nel 1917, al seguito dell’amico Jean Cocteau, per realizzare un gigantesco sipario per il balletto Parade, un’immensa tela lunga 17 metri e alta 11 (è esposta, per la prima volta a Roma, a Palazzo Barberini). Il suo soggiorno tra Roma e Napoli, segna e rivitalizza la sua arte mettendolo a contatto con molteplici suggestioni della classicità, ma anche con l’arte popolare, come quella napoletana e le sue maschere, in particolare Pulcinella. Anche la sua vita privata subisce un felice cambio di rotta. A Roma si innamora di Olga Khokhlova, una ballerina russa, che sposa l’anno dopo a Parigi. Love Mood: come Picasso restò affascinato dall’incontro con l’Italia e la sua Olga in modo inaspettato e stimolante, anche voi potete assaporare questo appuntamento liberi dai pregiudizi e pronti a farvi sorprendere positivamente l’uno dall’altro. Info: Scuderie del Quirinale e Palazzo Barberini, dal 22 settembre 2017 al 21 gennaio 2018.

2. Enjoy, l’Arte incontra il Divertimento

STUDIO 65-Mickey Dei Sogni © Studio65, archivio fotografico. Photo credits : Stefano Ferroni

Se l’anno scorso ti è piaciuta “Love, l’arte incontra l’amore”, non puoi mancare a questo nuovo allestimento fuori dagli schemi, dedicato all’arte contemporanea come strumento di divertimento, di gioco, di piacere. Tante le opere da “vivere” in prima persona e con cui interagire: potete sedervi sulla grande sedia nera a pois bianchi “Micky dei sogni” realizzata da Studio 65, accettando così l’invito scritto sulla parete: “Siediti per ritrovare il coraggio di tornare bambino”. Cogliete l’occasione di perdervi nel labirinto infinito di specchi di Leandro Erlich per poi immergervi e riemergere dalle installazioni ludico-concettuali di Martin Creed o nei raffinati giochi di luci illusorie di TeamLab, che prendono forma e mutano solo a contatto con il pubblico. Oppure essere inseguiti dagli occhi indiscreti e inquietanti di Tony Oursler e trovarvi a contatto con i corpi deformati di Erwin Wurm. Love Mood: fatevi contagiare dalla voglia di giocare e lasciatevi andare all’emozione di divertirvi assieme. Info: Chiostro del Bramante, dal 23 settembre 2017 al 25 febbraio 2018.

3. Monet

Claude Monet (1840-1926) Ninfee, 1916-1919 Olio su tela, 130×152 cm Parigi, Musée Marmottan Monet © Musée Marmottan Monet, paris c Bridgeman-Giraudon / presse

Se non hai mai ammirato dal vivo i dipinti del padre dell’impressionismo, non perderti questa magnifica occasione. In mostra ci sono circa 60 opere, le più care a Monet e che lui stesso conservava nella sua ultima dimora di Giverny, che raccontano tutto il suo percorso artistico, in ogni sua sfaccettatura. Dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800, attraverso i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, ai ritratti dei figli, alle tele dedicate agli amatissimi fiori del suo giardino (rose, glicini, agapanti) fino alla inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, per arrivare alle monumentali Ninfee e Glicini. Love Mood: passeggiando tra le tele dove Monet trasponeva direttamente la natura, fatevi avvolgere dalla poesia e non abbiate paura di raccontarvi i vostri sogni e desideri, per creare subito un’intimità tra di voi. Info: Complesso del Vittoriano, Ala Brasini, dal 19 ottobre 2017 all’11 febbraio 2018.

4. HOKUSAI. Sulle orme del Maestro

Katsushika Hokusai Giornata limpida col vento del sud (o Fuji Rosso), dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji, 1830-1832 circa Silografia policroma, (…) Kawasaki Isago no Sato Museum

Finalmente “La grande onda di Kanagawa” arriva a Roma, una delle immagini più famose al mondo, che spesso ha preceduto la fama del celebre pittore giapponese. Infatti è diventata virale ed è stata usata in tantissimi ambiti (Apple, ad esempio, l’ha stilizzata in una emoji), diventano nota e familiare a moltissime persone che magari non conoscono neanche il nome dell’autore. Invece Katsushika Hokusai, maestro indiscusso dell’ukiyoe, (che letteralmente significa “immagini del Mondo Fluttuante”)  è uno degli artisti nipponici che maggiormente hanno  influenzato la storia dell’arte moderna occidentale: le sue opere hanno infatti ispirato grandi maestri come Monet, Van Gogh, Manet e Toulouse Lautrec. Attraverso circa 200 opere (100 per ogni rotazione della mostra per motivi conservativi legati alla fragilità delle silografie policrome), la mostra racconta e confronta la produzione del Maestro con quella di alcuni tra gli artisti che hanno seguito le sue orme dando vita a nuove linee, forme ed equilibri di colore all’interno dei classici filoni dell’ukiyoe. Hokusai ha esplorato soggetti di ogni tipo: dal paesaggio alla natura, animali e fiori, dal ritratto di attori kabuki a quello di beltà femminili e di guerrieri, fino alle immagini di fantasmi e spiriti e di esseri e animali semileggendari. Love Mood: cavalcate lo spirito di sperimentazione che ha contraddistinto l’opera di questo grande artista e seguite il flusso del vostro incontro senza atteggiamenti preconfezionati. Attiverete così la spontaneità, per arrivare dritti al cuore dell’altro. Info: Museo dell’Ara Pacis, dal 12 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018.

Sono una giornalista freelance e mi occupo di lifestyle, scrivendo negli anni per diverse riviste femminili come Cosmopolitan, Gioia! e Donna Moderna, ma anche su siti come l’HuffPost e Foxlife. Ora mi potete leggere su D de La Repubblica e Moda.it, Marie Claire e Dove Viaggi del Corriere della Sera.

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